X Factor è uno dei progetti più affascinanti che il team di H3O ha affrontato nelle ultime stagioni. Nasce sulla base di uno spettacolare catamarano realizzato in nuova Zelanda da uno dei migliori cantieri al mondo nella costruzione di multiscafi, la Multihull Solutions, e sulla base del progetto di un grande speciaista del settore, Brett Bakewell - White (con un lungo passato anche in Coppa America). Il primo X-Factor era una pura macchina per correre e per regatare e sui campi di regata neozeladesi ha vinto tutto.
La sfida progettuale di H3O è stata quella di convertire X - Factor in un mezzo adatto anche alla crociera, sfida nata dalla voglia matta di correre di un armatore "ammalato di velocità". La barca è quindi arrivata vi cargo dal pacifico e, al termine di quasi due anni, prima di studi, poi di modifiche e alla fine di messa a punto, è nato un nuovo X-Factor. Da crociera sì, ma comunque nato per manteere sempre medie elevatissime, a seconda delel condizioni meteo che si incontrano.
Tra le modifiche più vistose c'è la comparsa di una una grande sovstruttura che lì dove prima c'era soo rete tra i due scafi, ha dato vita ad abiente coperto dove trovano posto carteggio, cucina e una grande zona living con tavolo da pranzo. La zona di camminamento in rete è ora limitata solo all'area esterna del pozzetto, a ridosso della traversa.
Per realizzare queste modifiche senza che l'impostazione del progetto fosse compromessa, per evitare quindi un eccessivo aumento dei pesi, il team di H3O ha previsto un massiccio lavoro di alleggerimento di tutte le strutture e delle pannellature interne, utilizzando una sofsticato a e legerissimo sandwich con pelle esterne in carbonio.
Profondamente rivisti anche gli interni dei due scafi laterali che ora sono perfettamente simmetrici e hanno entrambi due cabine e un bagno.
Per rendere più facili le manovre a vela è stata rivista anche la posizione e l’inclinazione delle derive laterali, ora anche in crociera e senza bisogno di un equipaggio professionista X-Factor è decisamente a suo agio in virata.
Anche il piano velico ha subito una massiccia modifica (l'albero prima puntava sulla traversa centrale) e rimane potentisssimo, con 107 mq di superficie velica della randa, 47 di fiocco, 98 di Code Zero e 210 di gennaker.
Tra le caratteristiche che rendono assolutamente unico X-Factor c’è anche la sorprendente capacità di essere praticamente autonomo in termini energetici. È infatti spinto due motori elettrici Ocean Volt Sincrony da 10 kW ciascuno che possono essere alimentati in tre diversi modi: da un sofisticato sistema di pannelli solari posizionati sulla tuga (10 mq – 1,5 kW); dalle stesse eliche di propulsione che, quando si naviga a vela si trasformano in generatori; e da un ulteriore generatore di ultima generazione che con un peso di soli 80 kg può produrre 20 kW di energia. Quest’ultimo è alimentato a Gpl (lo stesso utilizzato per i fuochi della cucina) stivato n sei bombole in carbionio realizzate appositamente per X-Factor.